Come funziona un tetto ventilato
7 Giugno 2017
Le coperture hanno la funzione di proteggere l’ambiente interno dagli agenti atmosferici e dalle temperature esterne. Per garantire questa fondamentale funzione, esistono diversi tipi di coperture, parliamo infatti di tetto freddo (copertura isolata ventilata o tetto ventilato) e tetto caldo (copertura isolata non ventilata).
Vi sono anche tetti ventilati non isolati, in questo caso non è previsto l’impiego di nessuno strato isolante, tuttavia la ventilazione riduce gli effetti del riscaldamento dovuto all’irraggiamento solare estivo.
Il tetto isolato ventilato, prevede sia uno strato termoisolante, sia uno strato di ventilazione. Lo strato di ventilazione è interposto tra lo strato isolante e la sovracopertura.
Per fornirvi uno schema degli strati di un tetto ventilato vi elenchiamo gli strati che costituiscono questa particolare copertura isolante:
- Elemento portante o supporto di copertura: in genere si tratta di calcestruzzo gettato in opera o misto laterocemento, pannelli prefabbricati, pannelli in legno, lamiere metalliche;
- Barriera al vapore: non sempre si decide di inserire lo strato di tenuta al vapore (fortemente consigliato in contesti con elevati tassi di umidità);
- Isolante termico;
- Spazio di ventilazione:questo strato di ottiene realizzando un’intercapedine a spessore costante interposta tra gli elementi di copertura e lo strato sottostante;
- Sovracopertura: è un elemento integrato dello strato di ventilazione, generalmente costruita in legno;
- Manto impermeabile;
- Opere accessorie.
Il tetto freddo o tetto ventilato isolato è impiegato maggiormente nel caso di coperture in legno, tetti a falda e per edifici residenziali. Al contrario, il tetto caldo è usato generalmente nelleedilizia industriale. Il tetto ventilato non isolato, ancora, è usato principalmente in quelle strutture che si usano tipicamente d’estate o nelle strutture agricole.
Il tetto caldo prevede i medesimi strati visti per il tetto ventilato isolato, ciò che manca è la sovracopertura in legno e lo spazio di ventilazione.
Cosa dice la legge
Stando alla UNI 9460, la sezione di flusso per le intercapedini davvero efficaci nella riduzione del flusso termico in clima estivo, nel caso di pendenze usuali in Italia (30-35%) e lunghezza di falda usuali (fino a 7 m), è di almeno 550 cmq netti per ogni metro di larghezza della falda.
Grazie a quanto disciplinato dalla norma UNI 9460, diventa più facile stabilire lo spessore dello strato di ventilazione tale da garantire un maggior comfort abitativo soprattutto nei periodi estivi.
Fonte: www.ideegreen.it