Il segreto di un tetto ventilato
15 Settembre 2016
Il segreto di un qualsiasi tetto ventilato sta nel creare un intercapedine (spazio libero) tra le tegole e i pannelli isolanti. A cosa serve questo vuoto?
Quando le tegole si riscaldano, esse trasmettono calore all’aria presente nell’intercapedine sottostante e questo genera un moto convettivo – sappiamo infatti che l’aria calda tende a salire verso l’alto – dando vita a una brezza che aspira aria più fresca dalla grondaia, la fa salire nell’intercapedine raccogliendo calore dalle tegole. Questo flusso abbassa la temperatura dell’isolante sottostante e riduce così il calore che altrimenti sarebbe sceso verso il solaio, e quindi nell’abitazione.
Dal punto di vista tecnologico la copertura ventilata deve prevedere, dall’interno verso l’esterno:
- struttura;
- strato di tenuta al vapore, quando si decide di inserirlo;
- elemento termoisolante;
- strato di ventilazione (si ottiene mediante realizzazione di una intercapedine a spessore costante fra gli elementi di copertura e lo strato sottostante);
- manto di copertura, con previste aperture di areazione in corrispondenza del colmo e della gronda.
Deve essere assicurata sulla copertura una adeguata sezione di ingresso dell’aria in corrispondenza della linea di gronda e di uscita in corrispondenza del colmo. Il corretto dimensionamento dello strato di ventilazione risulta essenziale per il buon funzionamento del sistema.
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