Stufe e canna fumaria, è tempo di pulizie: consigli
12 Maggio 2016
Con il freddo che ha bussato alle porte il momento è arrivato: è questa la stagione in cui assicurarsi che le nostre stufe e i nostri caminetti funzionino bene e soprattutto che la canna fumaria sia pulita e tiri alla perfezione. Per questo vi riproponiamo alcuni consigli per un utilizzo ottimale di questo prodotto.
Acquisto e accatastamento della legna
Il potere calorifico del legno varia notevolmente in base al suo contenuto di umidità. Quando si compra legna verde, umida o bagnata, si sta pagando anche l’acqua che c’è dentro. È consigliato accatastare la legna in file separate in luogo aperto dove il sole estivo può riscaldarla e le brezze possono rimuovere l’umidità.
La combustione
Usare solo legna ben stagionata e abbastanza secca che brucia senza sfrigolare o scoppiettare nel fuoco. Lasciare sempre il controllo dell’aria completamente aperto finché la camera di combustione è piena di fiamme e ben riscaldata.
Controlli visivi del funzionamento
Per verificare se il camino tira si può provare ad avvicinare una candela alla parte alta della bocca del caminetto e controllare. Se la fiamma non si inclina verso l’interno e, nel momento dello spegnimento della candela, il fumo non viene risucchiato all’interno della cappa vuol dire che il tiraggio è insufficiente.
Il trattamento della cenere
Raccogliere in contenitori di metallo con un coperchio a chiusura stagna, appoggiato su pavimento non combustibile o sul terreno lontano da qualsiasi materiale combustibile.
Manutenzione
Periodica ed effettuata secondo quanto disciplinato dalla normativa tecnica UNI 10847 da spazzacamino abilitato con relativa compilazione del libretto di impianto obbligatorio a partire dal 15 ottobre 2014.
La gestione e la manutenzione
La manutenzione ordinaria dell’impianto fumario si distingue tra ispezione generale e intervento manutentivo, che viene realizzato attraverso alcune fasi:
- visione dell’impianto, se necessita con video ispezione interna
- scelta del sistema di pulizia e delle tipologie di spazzole
- preparazione dell’area di lavoro per evitare uscita di fuliggine
- azione di pulitura e rimozione fuliggini
- controllo del passaggio dei fumi, verifica di libero scorrimento fumi, sistemazione dell’impianto per la rimessa in funzione
La stagione ottimale e i tempi
Si consiglia di pulire in primavera, appena spento il focolare, in modo da evitare indurimenti della fuliggine e facilitarne l’asportazione: Inoltre pulire prima della stagione calda permette di evitare il ritorno di odori sgradevoli all’interno dell’abitazione (per una questione di pressione, il camino nella stagione estiva tende a “soffiare”).
Canna fumaria autopulente
La canna “autopulente” non esiste. Sono chiamate così le canne in acciaio che dopo un periodo di utilizzo si incendiano. Questo procedimento trasforma la fuliggine presente nel condotto panificandola, quindi facendola aumentare di volume fino ad occludere il condotto (si notano dei blocchi friabili che precipitano incendiati all’interno del camino). In caso di curve dell’impianto, anche lievi, la fuliggine panificata andrà a tappare il condotto fumario.
Quali sono i vantaggi della pulizia della canna fumaria e quanto dura il benefico effetto della pulizia?
Avere un camino pulito riduce in modo esponenziale il pericolo di incendio dello stesso che inizialmente coinvolge la struttura del tetto per poi propagarsi all’abitazione sottostante e non per ultimo coinvolgere anche le case vicine. Oggi questo problema è ancora più diffuso con l’aumento della presenza dei tetti auto ventilati.
Un’altra problematica legata al camino non pulito riguarda la riduzione di tiraggio e inevitabilmente un aumento dei consumi. Ad esempio, 0,5 mm di fuliggine aumentano i consumi del 2% per arrivare fino al 16% con soli 3 mm. L’esperienza ci dice che 3 mm di fuliggine si formano nell’arco di poco più di un mese di utilizzo costante del nostro caminetto o stufa.
Quali accortezze e misure di sicurezza vanno prese quando si pulisce una canna fumaria?
La pulizia va ovviamente fatta con le attrezzature idonee a non rovinare il camino sul quale si sta intervenendo. Un semplice esempio: in un camino di acciaio corrugato non potrò certo utilizzare dei ricci in ferro altrimenti andrei a modificare le caratteristiche meccaniche della canna fumaria, compromettendo la tenuta alla pressione, condense, fumi e ceneri. Non bisogna dimenticare mai che per quanto un apparecchio sia sofisticato non può funzionare da solo. I caminetti e le stufe sono impianti di riscaldamento, ovvero impianti termici,e devono essere installati nel rispetto delle normative tecniche e mantenuti periodicamente per lasciarne inalterate nel tempo le caratteristiche e soprattutto per garantire la sicurezza di chi ama il calore del fuoco di legna.