Tipologie di coperture: sintesi e caratteristiche
31 Agosto 2016
Le coperture hanno la fondamentale funzione di proteggere l’abitazione dalle azioni esterne, garantendo elevate prestazioni di impermeabilità all’acqua, resistenza al vento e isolamento termico in modo da ottenere la minima dispersione energetica.
Ogni tetto presenta un certo numero di elementi a seconda del diverso tipo di funzionamento della copertura. Tali strati funzionali possono portare generalmente a quattro tipi di coperture: copertura non isolata non ventilata, copertura non isolata ventilata, copertura isolata non ventilata (tetto caldo), copertura isolata ventilata (tetto freddo).
Una copertura non isolata e non ventilata è un tipo di copertura dove non sono previsti né elementi termoisolanti, né uno strato di ventilazione. Vista la poca coibenza che garantisce questa copertura si utilizza in casi limitati in cui non è richiesto un isolamento termico del sistema (come ad esempio le coperture degli edifici agricoli).
Una copertura non isolata ventilata è uguale alla precedente ma con in più uno strato di ventilazione al di sotto dell’elemento di tenuta, con lo scopo di migliorare il comportamento della copertura in estate in quanto la ventilazione riduce gli effetti del riscaldamento dovuto all’irraggiamento solare. Anche questa soluzione viene generalmente adottata nell’edilizia agricola.
Il tetto caldo (ovvero copertura isolata ma non ventilata) è provvisto di uno strato termoisolante ma non possiede uno strato di ventilazione. Una copertura di questo genere quindi è costituita dai seguenti strati: elemento portante o supporto di copertura (calcestruzzo gettato in opera o misto laterocemento, pannelli in cls prefabbricati, pannelli in legno, lamiere metalliche ecc); barriera al vapore; isolamento termico; manto impermeabile; opere accessorie.
Il tetto freddo (ovvero copertura isolata e ventilata) ha una composizione simile a quella del tetto caldo ma nella stratigrafia viene inserito uno spazio di ventilazione, che separa gli strati, interposto tra isolamento e sovracopertura.
Nel tetto freddo lo strato di ventilazione migliora notevolmente l’isolamento termico della copertura in quanto grazie alla ventilazione il vapore acqueo prodotto nell’abitazione viene espulso al di fuori del tetto, prevenendo in questo modo fenomeni di condensa.
Il tetto ventilato può essere applicato sia in edifici di nuova costruzione, in fase di realizzazione, sia durante la ristrutturazione di un edificio attraverso l’applicazione di pannelli al di sotto del tetto a falda che permettano la formazione di una intercapedine di aria dello stesso spessore lungo tutta la falda, onde evitare fenomeni di accumulare aria a temperature diverse o di creare strozzature che frenino la libera circolazione dell’aria.